[Sopra uno scoglio a Gran Canaria]
“Devo fare qualcosa per cambiare la mia vita.”
Continuavo a ripetermelo; mentre in sella alla mia moto facevo lo slalom tra le vetture in fila come birilli.
Rinviavo il tutto come un procrastinatore seriale rinvia le decisioni importanti.
Per non affrontarle. Per paura di ferire gli altri e se stesso.
Devo cambiare vita…
Continuavo a ripetermelo e senza accorgermene lo avevo trasformato nel mio mantra di programmazione.
Chissà se funzionerà…mi domandavo.
Ora sono qui.
Tutto quello che ho fatto per arrivarci è sfuocato.
Lontanissimo. Senza importanza, perché fa parte del mio passato. Qui e ora, solo questo conta.
L’oceano è infinito.
Davanti a me solo lui, bellissimo e immenso nelle sue infinite sfumature di blu.
Il vento mi accarezza la faccia.
Le onde arrivano velocissime e si schiantano sulle rocce, come moscerini sul parabrezza della macchina.
La schiuma dell’oceano si nebulizza sulla mia faccia.
Appollaiato sulle rocce mi godo il meritato riposo e il premio che mi ha spinto fino a qui: la libertà.
Mi chiedo che odore abbia la felicità.
Quella dell’oceano…rispondo.
[EB]
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