In questo preciso periodo storico, tutti abbiamo bisogno di tre cose: semplicità, speranza e coraggio.
L’ ultimo libro che ho letto, me le ha donate tutte e tre.
Sono sicuro sia questo uno dei motivi del successo di Gianluca Gotto e del suo bestseller: le coordinate della felicità.
Gianluca ripete spesso che non è una persona speciale, ma ha voluto ed è riuscito a crearsi una vita speciale: tagliata su misura sui suoi valori.
Ho conosciuto e letto il primo romanzo di Gianluca qualche mese fa – qui trovi la mia recensione – .
Ho subito avuto un feeling particolare con il suo racconto, perché Gianluca scrive bene, in modo fluido e minimalista, utilizzando sempre parole e concetti semplici, senza esagerare mai con le descrizioni e i particolari, permettendo al lettore di completare i personaggi e le ambiantazioni, con la propria immaginazione.
Il suo modo “asciutto” di scrivere mi piace molto e lo trovo affine al mio.
Dopo l’esperienza positiva con la lettura di Come una notte a Bali, ho deciso di leggere il suo primo libro, che non è un romanzo, ma il diario del suo percorso di vita, verso la sua idea di felicità.
Le coordinate della felicità: la ricetta segreta
Trecentosettantasette pagine che ho “bruciato” in appena tre giorni: senza accorgermene.
A volte ho trovato dei concetti ripetuti più volte e familiari, forse perché ho vissuto scampoli di vita simili a quelli raccontati da Gianluca.
Complessivamente il libro è piacevole: si lascia leggere facilmente, permettendoti di viaggiare con anima e mente insieme a Gianluca e Claudia, la sua compagna di vita.
Chi dovrebbe leggere questo libro?
Tu quanti anni hai?
Venti. Trenta. Quaranta. Sessanta?
Sinceramente non è importante l’età che hai, vale comunque la pena leggerlo, perché scoprirai che non esiste un tempo esatto per fare le cose, esiste un momento e un età in cui si decide di realizzarle, ed è quello il momento perfetto per farlo.
Non è mai troppo tardi per essere felici, come spiega Gianluca, raccontando la storia di un signore canadese in pensione, che incontra durante la sua permanenza a Vancouver.
Grazie a lui, scopre che uno dei tanti ingredienti per essere felici è coltivare i mirtilli.
Incredibile vero?
Quello della felicità “semplice”, è un concetto ricorrente, che ho ritrovato in altri libri.
Ho capito che per raggiungerla non esiste una ricetta universale, che va bene per tutti: ognuno deve trovare i suoi ingredienti e capire come mixarli per realizzare la propria.
Quello che ho notato, leggendo i percorsi di vita di altre persone, è che per raggiungere la propria felicità, basta togliere, invece che aggiungere, imparare a farci le domande giuste, ma sopratutto a risponderci onestamente.
Come fai a capire se la ricetta e gli ingredienti sono quelli giusti?
Leggi il libro e lo scoprirai!
Le coordinate della felicità: conclusioni
Investi bene il tuo tempo, leggi le coordinate della felicità: quando uno è felice, vuole che anche gli altri lo siano, per questo ho investito parte del mio prezioso tempo scrivendo questa recensione.
Del resto se non ci aiutiamo tra di noi…
Se vuoi leggere l’anteprima il tastone giallo qui sotto è per te.
Buona lettura.
Foto copertina articolo: AndreaRU
Se ti piacciono le storie di crescita personale, i viaggi (fuori e dentro di noi) e hai amato Fuerteventura… questo è il romanzo giusto per te!
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