Oggi pensavo: riflessioni semiserie in quarantena

[Guardando l'infinito - Gallipoli]

Stiamo vivendo un periodo difficile.
Complicato.
Inedito.
Tutto questo ci porterà a dei cambiamenti sostanziali nei nostri stili di vita; ci porterà ad affrontare scenari che ancora non possiamo definire, soltanto intuire.

Quello di cui sono sicuro è che vivremo un nuovo rinascimento, dove l’uomo tornerà al centro del progetto.

Torneremo alle cose concrete. Niente più stilismi.

L’ empatia sarà il nuovo ingrediente indispensabile per le nostre comunicazioni, i nostri progetti, i nostri rapporti umani.

Vivremo in equilibrio tra velocità e lentezza.
Torneremo a viaggiare, in modo lento, tornando ad essere viaggiatori e non più turisti.
Torneremo ad allenare la pazienza.
Torneremo ad essere creativi, perché avremo bisogno di creatività, per affrontare i nuovi scenari che si stanno creando.

Avremo bisogno di un grande stimolo creativo per riprogettare servizi ed oggetti che ci aiuteranno in questa nostra nuova “normalità”.
Il “dopo” sarà un’avventura stimolante ed esplorativa.

Dovremo affrontare scenari mutati, diversi da quelli a cui eravamo abituati.
Le distanze fisiche si amplieranno, e le poche connessioni tra le persone, torneranno ad essere sincere.
“La grandezza può anche manifestarsi nella semplicità” professa il Dalai Lama.

E noi torneremo a quella semplicità, che renderà più grandi ed appaganti le nostre vite.
Tutto questo sarà vero?
Non posso dirlo con certezza, non sono un indovino, ma quale occasione migliore per cambiare i nostri punti di vista?

Per cambiare gli occhiali con cui guardavamo il mondo e vedere finalmente quello che ci sfuggiva e che credevamo non esistesse.

[EB]

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Emiliano brinci coprywriter

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